Direttiva europea “Case Green”: nuove sfide e opportunità per il comparto serramenti
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dell’8 maggio 2024 e la relativa entrata in vigore avvenuta il 28 maggio 2024, la Direttiva (UE) 2024/1275, comunemente conosciuta come “Casa Green” o “Case Green”, ha invaso il dibattito politico-economico italiano, in quanto gli Stati Membri dovranno presentare il piano attuativo della stessa entro l’anno 2025, partendo dal presupposto che l’Italia ha espresso voto contrario in fase di approvazione europea.
Ciò nonostante, il Governo dovrà progettare attentamente la fase di riduzione progressiva delle emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo e raggiungere l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica, nell’ottica del grande piano europeo per la transizione energetica “Green Deal”, pensato per ridurre in maniera sostanziale il consumo energetico e le emissioni di gas inquinanti di case e palazzi entro il 2035, per poi puntare alla realizzazione di immobili che non producano emissioni inquinanti entro il 2050.
Per il nostro Paese tale sfida si inserisce tra la necessità di far fronte alle prossime scadenze dei bonus fiscali edilizi (entro il 2024) e la notevole portata della nuova direttiva europea, in quanto, secondo le stime degli istituti di statistica, oggi gli edifici residenziali in Italia risultano essere oltre 12 milioni, di cui 6 su 10 costruiti più di mezzo secolo fa. Secondo l’ENEA, oltre la metà di questi edifici si ritrova nelle classi energetiche inferiori, F e G. Essi consumano cinque volte tanto l’energia richiesta dalle case eco-sostenibili, con relativa ricaduta sulle bollette e quindi nelle tasche degli italiani. Questi immobili saranno i primi a doversi ristrutturare, ma non gli unici: in totale circa 7 famiglie su 10 dovranno provvedere all’adeguamento.
In questo scenario la sostituzione dei serramenti ricoprirà un ruolo fondamentale, essendo elementi di discontinuità dell’involucro, sia rispetto all’isolamento termico che per la tenuta all’aria.
Nonostante le imminenti scadenze di Ecobonus e Sisma bonus (31/12/2024), salvo proroghe, è ancora una volta nei bonus fiscali che si intravede una possibile soluzione per le famiglie, in quanto l’art. 17 della Direttiva, cita la possibilità di introdurre misure di detrazione fiscale e l’art. 2 della stessa, si riferisce proprio alle famiglie “vulnerabili” come quelle prive di mezzi per occuparsi autonomamente della ristrutturazione degli immobili di proprietà.
In relazione a ciò, invece, un campo inedito risulta essere quello menzionato dall’art. 7: le nuove costruzioni. I bonus edilizi finora conosciuti, infatti, hanno riguardato esclusivamente edifici esistenti.