Rapporto 2020 CRESME-Camera: recupero e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

La commissione Ambiente della Camera, in collaborazione con il Cresme (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), pubblica il ” Rapporto 2020 inerente al recupero e alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio”, stimando le ricadute delle politiche di incentivazione e del Superbonus 110% sul comparto delle costruzioni.
Il rapporto si basa sui dati a consuntivo del 2019, mentre i dati riguardanti il 2020 si basano su proiezioni a partire dalle rilevazioni riguardanti i primi nove mesi dell’anno.
Indice degli argomenti:
- L’impatto della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
- I dati del 2020
- La distribuzione territoriale
- La distribuzione tra recupero edilizio e riqualificazione energetica
- L’impatto sull’occupazione
- L’impatto potenziale del Superbonus 110%
L’impatto della riqualificazione del patrimonio esistente:
Dal rapporto si evince che dal 1998 al 2020, ci siano stati oltre 21 milioni di interventi inerenti gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica. In ventidue anni le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a oltre 346 miliardi di euro.
I dati del 2020:
Nel 2020, analizzando i dati dei primi nove mesi dell’anno, a causa della crisi pandemica, emerge che il valore stimato si attesti in 25.105 milioni di euro, con una flessione del 12,7% rispetto al 2019. Dato rilevante è sicuramente quello di Settembre dove l’incremento del 6.5% denota una nuova crescita dell’attività.
La distribuzione territoriale:
L’analisi territoriale contenuta nel rapporto, svolta sulla base dei dati regionali relativi agli importi dei lavori portati in detrazione nelle dichiarazioni dei redditi, risulta così distribuita:
- Regioni del Nord-ovest, 38% degli importi in detrazione per quanto riguarda il recupero edilizio e il 42% degli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica;
- Regioni del Nord-est, il 28% degli interventi di recupero edilizio, e il 33% degli interventi per la riqualificazione energetica.
- Regioni centrali, 20% degli interventi di recupero edilizio, e il 15% degli interventi per la riqualificazione energetica.
- Sud, 10% degli interventi di recupero edilizio, e il 7% degli interventi per la riqualificazione energetica.
- Isole, 4% degli interventi di recupero edilizio, e il 3% degli interventi per la riqualificazione energetica.
La distribuzione tra recupero edilizio e riqualificazione energetica:
Nel biennio 2018-2019 sono stati portati in detrazione:
- per il recupero edilizio svolto negli anni 2017/2018, 12,7 miliardi di euro, contro gli 11,3 miliardi di euro del biennio dei lavori 2016-2017 (detrazioni fiscali inserite negli anni 2017/2018), con un significativo incremento del 12,1%;
- per la riqualificazione energetica sono stati portati in detrazione 3,2 miliardi di euro, contro i circa 2,8 del biennio precedente, con un incremento del 14%.
L’impatto sull’occupazione:
Le stime degli investimenti attivati attraverso gli incentivi nel periodo 2011-2020 hanno generato un assorbimento cumulato di 2.549.585 occupati diretti, corrispondenti a una media annua nel periodo di 254.959 occupati.
L’impatto potenziale del Superbonus 110%:
Il rapporto dedica infine una specifica attenzione all’impatto potenziale sul mercato del “Superbonus 110%” introdotto nel corso dell’anno 2020, per il quale è stata elaborata una prima stima sugli importi :
- Con il mantenimento della norma attuale (conclusione a tutto il 2021) di 2.421 milioni di euro
- Prolungamento dei benefici a tutto il 2022 (antisismica, efficientamento energetico, fotovoltaico e colonnine di ricarica ), l’impatto può essere valutato in 8.069 milioni di euro, dei quali 1.614 nel 2021 e 6.455 nel 2022.